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Incredibile ma vero: il 72% degli italiani online pretende di essere esperto e promuove questo settore come se non ci fosse un domani

Gli italiani adorano il turismo ma odiano gli affollamenti: svelato il paradosso social sul Belpaese

Gli italiani si mostrano entusiasti quando si parla di turismo dentro i confini nazionali, con un impressionante 72% di sentiment positivo nei post e commenti che spopolano sui social. Peccato che, appena si nomina la parola overtourism, il quadro si capovolge senza pietà: ben il 71% delle reazioni è negativo. Un vero e proprio schiaffo virtuale al fenomeno del turismo di massa nel nostro amato Belpaese.

Questi dati emergono da un’indagine firmata da Vis Factor, società top italiana nella consulenza strategica, che ha analizzato oltre 135 mila menzioni online, generando più di 11 milioni di interazioni sui principali social network. Il rapporto arriva giusto in tempo per la terza edizione del festival Capri D’Autore, con ospite d’eccezione, la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

L’indagine non lascia spazio a dubbi: la preoccupazione per la sostenibilità del turismo di massa sale al 25%, seguita da vicino dalla qualità della vita dei residenti (22%) e dalla gestione dei flussi turistici (20%). Ah, senza dimenticare l’enorme impatto ambientale che il turismo smodato provoca, che pesa per un bel 13% nelle discussioni. E malgrado tutto, il turismo continua a godere di un sentimento positivo legato soprattutto all’economia locale, riconosciuta nel 17% dei casi come l’argomento più promettente.

Ma veniamo al bello – o meglio al dramma – dell’overtourism. I sentimenti dominanti? Frustrazione al 29%, preoccupazione al 19%, stupore a sorpresa al 17% (probabilmente per l’incapacità di far fronte alla situazione) e infine una delusione stordente al 12%. Insomma, non proprio una passeggiata sotto il sole di Capri.

Al contrario, quando si parla di turismo in generale, gli italiani si lasciano andare a emozioni decisamente più smielate: gioia (24%), stupore sempre presente (19%), nostalgia del buon vecchio paese ideale (16%) e un orgoglio nazionale (12%) che fa sempre comodo nelle discussioni da bar o online.

Tra le parole più gettonate nelle conversazioni spiccano concetti come l’unicità dell’esperienza turistica italiana (27%), autenticità ma anche le famigerate trappole turistiche (22%), i costi siderali (20%), il temuto overtourism (17%) e un flebile ma presente accenno al turismo sostenibile (11%). I termini più ripetuti? Facile inducersi a sognare: turismo (14%), weekend (7%), vacanze (5%), Italia (4%) e l’immancabile agosto (4%), che fa da protagonista indiscusso delle ferie estive.

Un commento che sa di verità amara è quello di Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, in occasione di Capri D’Autore:

“Il turismo è l’argomento che ottiene il sentiment positivo più alto online, assieme alla cultura. Gli italiani sono felici e orgogliosi di fare le vacanze nel nostro Paese, e l’attrattività internazionale cresce a vista d’occhio. Ottimi segnali per un settore che tiene e continua a salire. Poi però c’è la piaga dell’overtourism, che per fortuna riguarda solo una piccola fetta del territorio.”

“Qui bisogna rimboccarsi le maniche seriamente, puntando a migliorare la qualità della vita per chi ci vive e l’esperienza di chi visita. Probabilmente serve un cambio di paradigma tra operatori e territori colpiti dal sovraffollamento: meno quantità, più qualità. Solo così si potrà vincere la partita.”

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