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L’Italia che cade a pezzi finisce online: arriva Lasconfitta.com

Un progetto nato dalla frustrazione collettiva
Lasconfitta.com è più di un sito web: è una presa di posizione. Un’iniziativa che nasce dalla stanchezza diffusa verso un sistema che dissipa risorse, produce fallimenti istituzionali e genera frustrazione quotidiana nei cittadini. Questo spazio digitale si propone di mettere in luce — senza sconti e senza censure — l’inefficienza cronica che affligge troppi settori della vita pubblica italiana.
Obiettivo: smascherare l’assurdo
Il cuore pulsante di Lasconfitta.com è la denuncia diretta. Il portale raccoglie testimonianze reali, analisi impietose e confronti internazionali per evidenziare quanto ancora ci sia da fare. Ogni spreco, ogni promessa non mantenuta, ogni riforma annunciata ma mai attuata trova qui il suo spazio. Niente retorica, solo i fatti nudi e crudi.
Le cause sotto i riflettori
Il progetto nasce come risposta a fenomeni ormai endemici:
- Progetti pubblici dai costi triplicati e risultati inesistenti
- Burocrazia paralizzante, che trasforma ogni pratica in un labirinto kafkiano
- Infrastrutture al collasso, ignorate per anni sotto il pretesto della mancanza di fondi
- Classe dirigente improvvisata, spesso priva della competenza necessaria per guidare processi complessi
Un linguaggio tagliente, un tono necessario
Lasconfitta.com usa il sarcasmo come arma e l’indignazione come carburante. Perché, come dichiarano i promotori, “ci resta solo ridere per non piangere”. Ma dietro l’ironia c’è un lavoro serio di documentazione, che punta a costruire consapevolezza pubblica e — perché no — a promuovere un cambiamento.
Nessuno è intoccabile
Il sito non fa distinzione tra colori politici o settori di appartenenza. Che si tratti di politici, dirigenti pubblici, aziende partecipate o enti locali, l’unico criterio è la responsabilità. Ogni disservizio, ogni abuso, ogni spreco documentato trova spazio per essere raccontato.
Una chiamata all’azione collettiva
Lasconfitta.com non è solo una vetrina delle inefficienze, ma una piattaforma partecipativa. Cittadini, lavoratori, professionisti possono inviare segnalazioni e raccontare esperienze vissute in prima persona. Ogni contributo è un pezzo in più per comporre il mosaico del fallimento sistemico, ma anche per immaginare un riscatto.
Se vuoi condividere la tua storia o segnalarci un caso di inefficienza, scrivici a redazione@lasconfitta.com