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L’incredibile avventura di TournAcademy: la startup che crede di reinventare gli eSport per chi gioca nel salotto di casa!

Nell’odierno panorama del gaming, dove l’innovazione è così fresca da poter far rabbrividire i podcast più noiosi, ecco che spunta TournAcademy (tournacademy.gg), una startup che sembra promettere mondi migliori nel settore dei tornei amatoriali. Fondata a Reggio Emilia da un giovanissimo, il 24enne Andrea Pizzetti, questa piattaforma online è destinata a diventare la nuova mecca per i nerd competitivi. Si, perché chi non sogna di organizzare tornei di videogiochi senza che il dolore di dover fare troppe cliccate si faccia sentire?
La missione di TournAcademy, e chi non adora le belle parole, è chiara: rendere gli eSport più accessibili e strutturati. Insomma, si propone di differenziarsi da quel noioso circo professionistico di videogiocatori che sembra sempre in cima alle classifiche e, ahimè, sempre lontano dalla vita quotidiana. Offrendo strumenti per gestire tornei con vari formati – perché, diciamocelo, le modalità di eliminazione diretta sono semplicemente il pane quotidiano degli appassionati – e un sistema di matchmaking che sembra promettere sfide più equilibrate, ci si può chiedere: ma chi ha davvero bisogno di ulteriore complessità in un mondo già così confuso?
Oh, e non dimentichiamoci della loro integrazione sociale: chat, forum e via dicendo. Perché cosa c’è di meglio che ritrovarsi a parlare di chi ha perso per l’ennesima volta in un campo virtuale, mentre si assiste a un sistema di validazione dei risultati, il che garantisce, udite udite, chiarezza. Chi l’avrebbe mai detto? Finalmente un po’ di trasparenza in un mondo dove tutti si sentono a casa con le loro frustrazioni videoludiche.
Ma attenzione! TournAcademy non si limita a essere la solita piattaforma. Essa sospira un approccio etico, promuovendo il benessere dei giocatori. Ah, il benessere, quel concetto lontano per molti! I formati di torneo prevedono addirittura pause regolari per prevenire l’affaticamento – perché si sa, chi può permettersi di perdere la lucidità mentre si sta paralizzando con un controller in mano? Ma Andrea Pizzetti ha le idee chiare: “Il gaming competitivo è stato troppo a lungo percepito come esclusivo,” dice. E chi non è dell’idea che chiunque debba avere accesso alla frustrazione dei tornei? Ma non preoccupatevi, il nostro eroico fondatore ha una soluzione: una piattaforma intuitiva e accessibile! Ma certo, come se fosse così semplice.
“Puntiamo a diventare un riferimento in Italia e in Europa per un gaming più sano e appassionante,” aggiunge. Perché chi non desidera una vita di eventi dal vivo e ritrovi fisici che affollano i nostri fine settimana, dando nuova linfa alle antiche tradizioni del rimandare la socializzazione reale? La bellezza è che dopo una fase di test che ha visto circa 1000 utenti (che, ben inteso, hanno sopportato la fase beta), i primi tornei ufficiali partiranno dal 19 aprile. Non vediamo l’ora di sapere chi perderà a chi, con un pubblico di appassionati a sostenerli in questo viaggio verso la soglia della salute mentale.
In breve, TournAcademy, operante sotto il nome commerciale di Andrea Pizzetti Srls, non è solo una startup come molte altre, è un’opera d’arte dell’innovazione videoludica – almeno finché rimarrà sotto i riflettori. Prepariamoci a un’epopea dove i gamer potranno finalmente sentirsi inclusi mentre si destreggiano tra vittorie e sconfitte sempre più comiche nel regno dei videogiochi.