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Louis Vuitton e Voutilainen presentano un orologio esclusivo frutto di una straordinaria collaborazione

Louis Vuitton non può trattenere l’entusiasmo per il suo secondo “capitolo” in un viaggio che profuma di **collaborazioni** con rinomati orologiai indipendenti. Ma chi sceglie come protagonista? Il Maestro orologiaio finlandese Kari Voutilainen, una vera celebrità nel circolo dei collezionisti — una scelta che non è affatto sorprendente, visto che l’innovazione in questa industria è accompagnata da nomi dal risalto quasi **ridicolo**.
Presentano il nuovissimo LVKV-02 GMR 6, un segnatempo che deflagra su un palco di vanità, lì in mezzo al misto di **tecnologia e artigianato**. Ma che dire di questo **unico** mix di tecniche? Proprio come il regno delle favole, dove gli artigiani di La Fabrique du Temps Louis Vuitton e il laboratorio di Voutilainen danzano insieme in un’armoniosa sinfonia di produzione di alto livello. Non sembra un po’ esagerato? I proventi di questa “magnifica” iniziativa andranno a sostenere l’orologeria indipendente, mentre Kari Voutilainen giudica il *Louis Vuitton Watch Prize for Independent Creatives*. L’auto-promo è palpabile.
Orologi da viaggio: un contraddittorio manifesto di eleganza
L’orologio, che si fa notare con il suo diametro di 40,5 mm, è splendidamente incapsulato in una cassa di puro tantalio (sì, avete letto bene: tantalio), con dettagli in platino che fanno pensare più a un’opera d’arte esibita in una galleria piuttosto che a un accessorio da polso. Ma attenzione: la lunetta, il fondello e tutti i pezzi in questione sono adornati con la cura di **quattro ore a pezzo** solo per la lucidatura, in un processo artistico che sfida la razionalità.
E il quadrante? Pieno di opere d’arte miniaturizzate, quei 28 colori richiedono 32 ore di cura e ben otto ore di cottura. Rispetto ai veri problemi del mondo, è un vero e proprio festival di inutilità. Ma parliamo di guilloché, tant’è che la tecnica eseguita con macchinari del XVIII secolo ci riporta a un tempo in cui il progresso sembrava avere un senso.
Guardate come rappresentano il sole e la luna! Strumenti di lusso che comunicano l’alternarsi del giorno e della notte, tutto mentre glorificano la bellezza della funzione GMT — un rimando alla profonda connessione di Louis Vuitton con i viaggi. Come cauterio per la coscienza contemporanea, il disco GMT ruota in 24 ore e… voilà! Basta una semplice pressione sulla corona per modificare l’ora locale. Mai been so **easy**, giusto?
Un meccanismo composto da ben 254 pezzi si erge come un caccia per il miglioramento dell’efficienza orologiera, promettendo tutto: durevolezza, stabilità, e—udite udite—una **riserva di carica più lunga**. Rivoluzionario? Non lo direi. All’interno di un baule su misura, anch’esso prodotto nei laboratori di Asnières, ogni orologio offre una garanzia che il prezioso lavoro artigiano vada a segno.
Un’opera che celebra l’ineffabile
Con il suo sigillo “Louis cruises with Kari,” evidenzia l’unicità della collaborazione — tutto ciò per dimostrare che il mondo è pieno di consumi **inutili** e di marketing sfrenato. Ogni dettaglio dell’LVKV-02 GMR 6 rappresenta quindi un equilibrio tra competenza e spirito di avventura, ma a chi importa, davvero? La verità è che nel mondo dei cospicui segnatempo, ci si aspetterebbe qualcosa di più sostanziale.
Possiamo concludere con la visione romantica di un **futuro meno afflitto da ostentazione**? Se queste sono le vere promesse dell’orologeria indipendente, la realtà sembra essere ben lontana dai traguardi declamati. Magari un giorno avremo orologi che non solo brillano, ma funzionano, e non sono semplicemente ciondoli per i polsi.