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Mimit si arrende: scadenza per chiedere il contributo sul motore elettrico si allunga ancora

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso di dare una bella proroga fino al 15 luglio prossimo per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Sì, esatto, quelle per incentivare l’acquisto di propulsori elettrici per la nautica da diporto, ma solo se si dismettono i motori endotermici. Ma non preoccupatevi, perché, come sottolinea Confindustria Nautica, la proroga non significa che i pagamenti slitteranno, anzi, i primi contributi ai diportisti saranno versati a breve, come se non fosse un gran colpo di scena.
Questa misura è aperta a tutti: proprietari di imbarcazioni, natanti non registrati e chiunque altro possa afferrare un motore. Ah, giusto, è istituita dall’articolo 13 della legge n. 206 del 27 dicembre 2023. Sì, quell’articolo che nessuno legge mai! Le procedure e la documentazione da presentare sono le stesse fissate dal Decreto direttoriale dell’11 marzo 2025. E indovinate un po’: tutto tramite lo sportello online di Invitalia. Chiaro, no?
Il presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti, non può contenere il suo entusiasmo e sottolinea che “si tratta di un’ottima opportunità per sostenere la piccola nautica”. Certo, se non fosse che ci sono mille complicazioni burocratiche! Ma, con un po’ di pazienza, che diamine, si può ottenere un concreto contributo per una rimotorizzazione così ‘green’ che da solo fa già ridere.
Durante un incontro con Ministro Urso, Formenti ha espresso la sua audace richiesta: trasformare questa misura in un bonus al consumo. Perché, perché no? Dalla bureaucraticità alla spesa libera, sì, è un bel salto, non c’è che dire! E per i natanti? Nulla di più semplice: basta identificarsi con la DCI, la Dichiarazione di costruzione o importazione, sempre tramite telematica sul portale. Facile, come bere un bicchier d’acqua!
Ma attenzione! Le domande vanno presentate solo tramite procedura informatica con SPID e, incredibile ma vero, ci vuole una PEC attiva. Se qualcuno non ha una casella di posta elettronica certificata, beh, forse è il caso di mettersi da parte. E, sorpresa delle sorprese, si può delegare qualcuno per compilare la domanda: ma che belle notizie!
Ogni persona fisica può presentare solo una domanda, e non più di due motori elettrici, a meno che non si sia un’impresa, nel qual caso si può pretendere quanto si vuole. Le agevolazioni sono un contributo a fondo perduto, fino al 50% delle spese, ma attenzione ai limiti! Si può arrivare fino a 8.000 euro per una persona fisica e fino a 50.000 euro per un’impresa. E per i motori? Beh, fino a 2.000 euro per ogni singolo motore fuoribordo con batteria integrata, che non fa mai male! Ma, se si ha a che fare con batterie esterne, si può arrivare a 10.000 euro. Speriamo che a questo punto il consumatore non si senta preso in giro!
Le agevolazioni verranno erogate in un colpo solo, quindi, sul piano pratico, sarà fondamentale portare a termine l’acquisto. È una corsa al contributo! Confindustria Nautica ha persino preparato una nota informativa per non far impazzire gli utenti durante la compilazione di questa domanda già da ‘spettacolo’. Certo, se ci si fa aiutare dal venditore di fiducia, che dolce colpo di fortuna!