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Mobilità a prova di ambientalismo: Giaconia promette treni più verdi ma fino a quando ce lo dobbiamo sorbire?

“Treni già sostenibili? Trenitalia punta a renderli ancora più green ed efficienti”

«I treni sono già per natura mezzi sostenibili, ma noi abbiamo deciso di fare di più: progettare convogli che consumino ancora meno energia, utilizzando materiali riciclabili», ha raccontato con entusiasmo Maria Giaconia, direttore operations regionale di Trenitalia, in occasione della presentazione della terza edizione dell’«Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti», fissato per il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. Un evento che promette di fare il punto sull’avanzamento della transizione ecologica nel trasporto di persone e merci nel nostro “avanzato” Paese.

Non soddisfatti di un treno già “ecologico”, in perfetto stile “sempre di più e meglio”, Trenitalia ha deciso di riadattare anche quei convogli che, fino a poco tempo fa, si affidavano al carburante diesel. Giaconia spiega: «Abbiamo riprogettato quei treni per poter utilizzare biocarburanti. Puntiamo non solo all’ecologia ambientale, ma anche a quella sociale. I nostri nuovi treni dovranno essere il biglietto d’ingresso alle città futuristiche, perché circolare meglio significa, nella nostra visione, vivere meglio.»

«Non ci siamo fermati all’ambiente: abbiamo ridisegnato anche l’accessibilità degli stessi treni, investito nella digitalizzazione con l’obiettivo lampante che, finalmente, la gente preferisca il pubblico all’ombra rassicurante delle proprie quattro ruote. Sorprendentemente nobile, no?»

Ma perché fermarsi qui? Il vero colpo di genio arriva dalla intermodalità, quel giochino sofisticato che serve per coprire quell’ultimo tratto che le city station – pur “centrali” – spesso si rifiutano di prendere in considerazione. «Le stazioni non sono sempre in pieno centro città», ammette Giaconia, «perciò, per agevolare i viaggiatori verso la loro destinazione finale, abbiamo creato in collaborazione con gli operatori del trasporto pubblico locale una combinazione treno + bus, acquistabile direttamente sulle nostre piattaforme digitali.»

Duecento collegamenti, giusto per non lasciar scuse a chi sostiene che “manca sempre qualcosa”. Così, la sostenibilità si veste anche di capillarità: «Vogliamo permettere a tutti di raggiungere ogni angolo più remoto ma interessante del Paese», conclude Giaconia, forse cadendo anche un po’ nel cliché del racconto da evangelista green.

Per Trenitalia, l’«Eco Festival» non è solo una passerella: «È un appuntamento cruciale per confrontarci su idee e progetti necessari a fare sul serio con la sostenibilità. Non siamo qui soltanto in quanto operatori del trasporto pubblico ferroviario, ma perché crediamo davvero in questa missione», ha messo in chiaro Giaconia con la solita modestia da chi prende per oro colato ogni sua parola. Ecco spiegato il perché della partnership, una sorta di love story tra Trenitalia e la sostenibilità, a volte più sbandierata che incarnata.

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