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Musk e Microsoft: un matrimonio improbabile dopo la causa legale

Musk e Microsoft: un matrimonio improbabile dopo la causa legale

Durante la famosissima conferenza annuale “Build” di Microsoft, il CEO Satya Nadella ha pensato bene di ospitare un colloquio virtuale con il re del drama tecnologico, Elon Musk, fondatore (tra le svariate sue avventure) di xAI, la compagnia che ci ha regalato il chatbot di intelligenza artificiale Grok. Un evento imperdibile, considerando che Musk si trova in una fitta battaglia legale contro OpenAI, di cui è co-fondatore, e Microsoft, il principale investitore di OpenAI. Un vero colpo di scena, non trovate?

I due hanno quindi dettagliato l’accordo che permetterà ai modelli di Grok di trovare casa sulla piattaforma cloud Azure di Microsoft. Ah, la bellezza delle alleanze strategiche!

Nadella ha accolto Musk come se fosse un vecchio amico, ricordando il suo glorioso passato da stagista in Microsoft e la sua passione per il gaming. La presenza di Musk alla conferenza dedicata agli sviluppatori, a parere di Nadella, è un evento storico! Musk, dal canto suo, si è lasciato andare alla nostalgia, raccontando di come iniziò a programmare giochi partendo dall’antico MS-DOS fino ad arrivare a Windows 3.1. Che bei tempi, eh?

La nuova versione di Grok, la 3.5, promette di usare le leggi fondamentali della fisica per raggiungere risultati più accurati. Ecco che la fisica diventa la nuova parola d’ordine. Musk ha persino dichiarato che “l’onestà è la migliore politica”, giusto per aggiungere un pizzico di ironia a tutto ciò, ammettendo che, sì, ci saranno errori, ma che il feedback della comunità degli sviluppatori sarà essenziale per correggerli. Il piano geniale, vero?

Nadella ha espresso il suo entusiasmo per la collaborazione, enfatizzando l’importanza di modelli di intelligenza artificiale ancorati alla realtà fisica, un concetto che Musk ha ripetuto, supportato da esempi dalle sue aziende Tesla e SpaceX. Insomma, Grok viene descritto come un salvacondotto non solo per applicazioni tecniche, ma anche per il servizio clienti, dove la “pazienza infinita” delle AI viene esaltata, ironia della sorte!

Ultimamente, il chatbot Grok ha fatto discutere per un “piccolo” scandalo politico, avendo nominato il “genocidio dei bianchi” in Sudafrica. Musk, non si è smentito, sostenendo su X che una “modifica non autorizzata” al codice di Grok fosse la causa di tali affermazioni. Certo, perché il software è sempre colpevole, e non chi lo programma, giusto? Se solo fosse così semplice…

Ma non finisce qui: le affermazioni di Grok sembrano combaciare perfettamente con il discorso del presidente Donald Trump, tanto che gli Stati Uniti hanno concesso asilo a 59 sudafricani bianchi, poiché, secondo il presidente, il paese è “fuori controllo”. Ottimo spin, non c’è che dire!

In questo clima così sereno, Musk sarà oggi alla Casa Bianca per una visita ufficiale del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, il quale, nel frattempo, ha pensato bene di alimentare il fuoco, definendo i suoi concittadini “dei codardi” per essersi trasferiti negli USA. Ecco che un’altra puntata della commedia politica è servita!

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