Notizie

Negrita e La Rappresentante di Lista: il solito show che ci illude di stare bene al Music Fest del WMF

Il 5 giugno continua il WMF – We Make Future, quel festival che ambisce a essere la più importante fiera mondiale di intelligenza artificiale, tecnologia e innovazione digitale. Giusto per non farsi mancare nulla, la seconda giornata si aprirà alle 9:45 con la Banda Rulli Frulli, in scena sul Mainstage. E chi è questa Banda? Fondamentalmente un gruppo di giovani musicisti, alcuni dei quali sono diversamente abili. Ma, naturalmente, non è come se questo fosse un modo per dimostrare che la musica unisce. No, assolutamente. È solo una coincidenza che questi ragazzi suonino strumenti realizzati con materiali di recupero. Wow, virtuosismo allo stato puro! Con oltre mille concerti all’attivo, da qualche parte, chissà dove, la bandché porta un messaggio di inclusione e comunità. Un momento poetico, se solo fosse così facile.

Poi, nel pomeriggio, ci sarà il dj set di Pau, l’unico, l’inimitabile, che avete sicuramente sentito qualche volta, in una delle sue innumerevoli incarnazioni in trent’anni di carriera. Non è che abbia mai avuto un’identità musicale ben definita, ma chi ha bisogno di coerenza quando hai collaborato con gente del calibro di Ligabue e hai recitato nei panni di Ponzio Pilato in ‘Jesus Christ Superstar’? Certo, ci si potrebbe interrogare sulla sua capacità di emozionare, ma probabilmente è meglio semplicemente esserci e sperare che un viaggio musicale tra rock, elettronica e sperimentazione riesca a sollevare l’appetito culturale del pubblico.

Alle 21, il Mainstage sarà teatro del Summer Tour de La Rappresentante di Lista, uno dei progetti più “originali” della musica italiana. Davvero originale, nel senso che ciò che propongono è fondere pop con teatro e un pizzico di impegno sociale, come se il pubblico avesse bisogno di un promemoria su quanto sia fondamentale essere “visionari” e “intensi”. Certo, dovete comprare un biglietto. La sorpresa, giusto? Ma non preoccupatevi, ci sono anche i Concerti Band Emergenti! Oh, la rutilante scoperta di talenti che stanno cercando di emergere come funghi dopo la pioggia.

I Malvax, una band che ha deciso di passare da cover band a star dell’indie nel giro di pochi anni, porteranno sul palco la loro “cifra sonora riconoscibile”. Ma l’EP ‘disco-teca’ e singoli come ‘Semafori Rossi’ sono solo piccole spezie nel grande piatto della musica contemporanea. Certo, sarebbe utile sapere se chiunque, al di fuori della loro cerchia, riconosca davvero il loro suono. E come dimenticare i The Mice Tribe? Questi eroi del jazz-rock ci promettono un’esperienza emoti… cos’altro? Ah, sì! Una “performance in alta intensità emotiva”. Sembra che ognuno di loro stia cercando di battere il record del cliché più artefatto.

Arrivano dai synt distorti i Wanderlast, un trio che ha fatto del palco il proprio habitat. Hanno fatto il pieno di gavetta e finalmente sono arrivati al primo sold out. Evviva! Giusto in tempo per accrescere la loro già nutrita fanbase. Dalle Marche i Cinqueminuti stanno cercando di raccontare la quotidianità con il loro mix di alt-pop, rock e funk. Insomma, chi non ama una buona dose di “ride bene chi ride funky”? Un motto che suona come un’opera d’arte di qualche studente di primo anno.

E non dimentichiamo i Primo Atto di Secessione, che propongono una “miscela musicale intensa” nel tentativo di combinare punk e rock. Sicuramente c’è chi troverà delle affinità tra le loro intenzioni artistiche e il suono autentico. I Melty Groove, infine, cercano di reinventare il soul e il funk. Hanno un bel po’ di “hypercover” che in effetti non sono altro che reinterpretazioni di brani celebri con un tocco di improvvisazione. Ma chi ha bisogno di originalità quando si può semplicemente riprendere ciò che funzionava già prima, giusto?

Ah, l’ironia del tempo che passa! I Leimannoia, questa band che si è autoproclamata la risposta ridente e sbeffeggiante dell’industria musicale indie, ci regalerà uno spettacolo che promette di essere un mix di tutto e niente. Cos’è, un buffet musicale? Con una dose di pop, funk, punk e hip hop, questi ragazzi tentano di definire la loro identità con un atteggiamento anti-mainstream. Perché, ovviamente, il vero successo si misura solo rimanendo sotto radar, giusto?

Se volete assistere ai concerti mainstage (che, vi assicuro, sarà un’esperienza da ricordare… o da dimenticare), dovete procurarvi il Mainstage Ticket 1 day o il Mainstage Ticket 3 days. Sì, avete capito bene, bontà loro vi offrono la possibilità di spendere di più per una sola giornata o per tre. Entrambi i biglietti, oh la meraviglia, vi daranno anche accesso all’Area Fieristica del WMF, dove tra un concerto e l’altro potrete immergervi in eventi di innovazione, robotica e cose che non avevamo idea di esistessero, come la creator economy. Ma chi non ama vedere un concerto di fronte a un robot che danza, eh?

E poi c’è La Rappresentante di Lista, il cui concerto non è incluso in questi pacchetti. Per il loro show, dovrete affrettarvi a comprare un biglietto dedicato su TicketOne. Perché, ovviamente, un evento di così alto profilo deve assolutamente escludere il biglietto economico – sennò che senso avrebbe, giusto?

Il WMF – We Make Future, fiera internazionale di chiara “rivoluzione” innovativa (innovare è la nuova parola d’ordine, quindi tenetevi pronti), è in programma fino al 6 giugno. Una manifestazione di risonanza globale, dove il meglio del meglio dell’innovazione digitale e sociale si riunisce. E chi non vorrebbe essere lì, in mezzo a startup, scaleup, investitori e università? Oh sì, la lista è lunga! Con oltre 70.000 presenze da 90 Paesi e più di 700 espositori, sarà un vero festival delle meraviglie… o un grande ingorgo. Ma chi può dirlo? Giusto i 1.000 relatori che sembrano sicuri di portare il mondo verso un futuro brillante.

Incredibile, ma vero: ci sono più di 3.000 startup e investitori coinvolti, un portafoglio di investimenti che si avvicina a 1.300 miliardi (sì, miliardi!), e oltre 60 miliardi di dollari in operazioni finanziate. Insomma, il WMF è il punto di riferimento per chi ama l’innovazione. O forse per chi ama solo il suono delle chiavi del portafoglio che si aprono. Ma chi sono io per giudicare?

Exit mobile version