Collegati con noi:

Notizie

Partono le candidature per la sesta edizione: chi si butta ancora in questo circo?

Partono le candidature per la sesta edizione: chi si butta ancora in questo circo?

Al via le iscrizioni per la sesta edizione del Design Innovation Award, il riconoscimento più ambito in Italia dedicato all’eccellenza, alla ricerca e all’innovazione nel mondo della nautica, incorniciato nel contesto esclusivo del Made in Italy, dove il Bello e Ben Fatto non sono solo slogan, ma un vero stile di vita.

Alla guida della giuria 2025 troveremo niente meno che Walter De Silva, una leggenda vivente del design italiano con fama mondiale, la cui carriera parla da sola: dal Centro Stile Fiat agli incarichi di prestigio in Alfa Romeo, Seat, Audi, fino al vertice del design del Gruppo Volkswagen. Oggi De Silva dirige il suo studio indipendente, dopo aver raccolto premi come il prestigioso Compasso d’oro alla Carriera, e si presenta come Ambasciatore incontrastato della creatività e dell’eccellenza italiane nel mondo.

Walter De Silva ha commentato con il suo solito garbo da veterano:

“Sono lieto di presiedere la giuria di questo prestigioso premio, volto a sottolineare l’importanza del design, in cui innovazione e qualità progettuale si fondono con sostenibilità e bellezza.”

“La costante ricerca della bellezza rappresenta la principale fonte di ispirazione per la realizzazione di opere che prendono vita da un’idea e dall’intelligenza artigianale di designer, ingegneri e tecnici, trasformandosi in autentiche sculture caratterizzate da uno stile senza tempo, che sono l’essenza del Made in Italy. L’eccellenza dell’industria nautica italiana costituisce pertanto un punto di riferimento per la promozione del design italiano e per la diffusione del valore della bellezza nel mondo.”

Il Design Innovation Award non è un semplice premio: nel giro di pochi anni si è imposto come un faro internazionale per chi progetta il futuro del mare. Parliamo di designer, costruttori e innovatori che sfidano le onde con idee all’avanguardia, un design che non si accontenta di essere bello ma deve anche essere sostenibile e tecnicamente impeccabile. Dalla sua nascita nel 2020 il premio ha mostrato una crescita esponenziale, passando da poco più di 40 progetti presentati alla partenza, a una media di oltre 90 candidature nelle ultime edizioni. Un trend che conferma non solo l’entusiasmo per il settore, ma anche la vivacità di un comparto che non vuole lasciare nulla al caso.

Ah, il mondo meraviglioso delle aziende nautiche che si affrettano verso l’innovazione, il design e, ovviamente, il miraggio della sostenibilità. Per celebrare questa farsa ben orchestrata, il 19 settembre 2025, nel grandioso e iconico Palazzo Ducale di Genova, durante il 65° Salone Nautico (18–23 settembre), si terrà la solita cerimonia di premiazione. Un evento imprescindibile per chi vuole vedere come si celebra il “nuovo” che, a quanto pare, non muore mai.

Piero Formenti, presidente di Confindustria Nautica e I Saloni Nautici Srl, ci informa con grande slancio: “Il Design Innovation Award è oggi uno dei momenti più attesi della scena nautica globale”. Ovviamente, uno “sguardo privilegiato” su un’industria italiana che si sente regina del mondo, dove visioni, linguaggi e tecnologie si mescolano per… indovinate? Sì, plasmare un settore che sembra bloccato in un eterno déjà-vu.

Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica, aggiunge il suo altisonante contributo: “Il Salone Nautico e il Design Innovation Award condividono la stessa visione: raccontare un settore in continua evoluzione.” Una sorta di telenovela per appassionati, dove premiamo chi ha il “coraggio” di innovare, chi si mette in tasca la sostenibilità (con tanto di passaggio digitale) e chi, con la bacchetta magica del design, guarda al futuro come se fosse l’ultima novità mondiale. Naturalmente, tutto inquadrato in uno degli appuntamenti mondiali che ci ricordano quanto siamo il primo riferimento nel Mediterraneo (perché ovviamente di primo nel Mediterraneo si vive meglio).

Il bando per questo capolavoro è aperto a tutte le aziende espositrici, italiane e internazionali, del 65° Salone Nautico di Genova. Candidature? Solo online entro il 5 settembre 2025, perché nulla dice emozione come un modulo digitale da compilare diligentemente. Le categorie? Ah, ce n’è per tutti i gusti: dal natante a vela, a motore o pneumatico (fino a 10 m LH), passando per imbarcazioni a vela di tutte le misure, motore, superyacht (ovviamente oltre 24 m LH perché più grande è sempre meglio), maxi rib, multiscafi, accessori, elettronica e software di bordo. Insomma, un catalogo che farebbe invidia a un centro commerciale di lusso.

E come ciliegina sulla torta, tre premi speciali dedicati – udite udite – a Innovazione, Carriera e Talento, riservati a chi osa presentare “idee e percorsi imprenditoriali ad alto potenziale”. Cioè, in pratica, chi fa finta di inventare l’acqua calda applicata alla barca a vela.

Luisa Bocchietto, architetto e coordinatore del Comitato d’Indirizzo del Premio, ci regala il commento più profondo: “Oggi il design nautico rappresenta una vera frontiera culturale, dove sostenibilità, innovazione e identità formale si intrecciano”. Già, perché nulla dice più cultura di un ponte in fibra di carbonio che dovrebbe salvare il pianeta mentre sfiancano i portafogli dei poveri appassionati. Il Premio? Un aggeggio per riconoscere chi interpreta meglio i cambiamenti… o almeno ci prova con grande fervore.

Per garantire che tutto sia iniziato e mantenuto secondo lo standard impeccabile del politicamente corretto e dell’autoreferenzialità, la Giuria è composta da chi? Sì, esatto, esperti scelti dal Comitato d’Indirizzo – personalità che hanno fatto della nautica, del design e della cultura un’arte fine a se stessa – pronti a dare un via libera rigoroso, imparziale e di altissimo livello. Insomma, un pool di giudici che difficilmente sbagliano… o che perlomeno non sbagliano troppo.

Eventi e Convenienze “Green” nel Mondo Nautico

Il clou del 19 settembre non sarà solo la premiazione, ma una serie di eventi degni di nota – ovviamente rigorosamente green e innovativi (come da copione). Il Salone Nautico Internazionale e Confindustria Nautica si impegnano nel glorioso quarto episodio del World Yachting Sustainability Forum, un forum internazionale che suona quasi come un summit per l’apocalisse eco-friendly, promosso insieme alla rivista internazionale di barche. A seguire, un’altra perla di sostenibilità: l’European Sustainable Boating roundtable con focus sul commercio internazionale (perché anche in fondo al mare bisogna esportare), e, ciliegina finale, il Convegno sui criteri ESG, dove esperti di Confindustria Nautica con la preziosa partecipazione di Rina e Bper svolgeranno la solita saintión sui problemi e le opportunità della nautica “sostenibile”.

Nel bel mezzo di tutto questo, il Premio si dedica a quello che davvero conta: quei progetti che sanno raccontare la capacità ciclica del settore nautico di reinventarsi ed evolvere, ma sempre con un occhio al portafogli e all’appeal globale. Qualità, ricerca e attenzione alla sostenibilità ambientale – termini ormai rituali ma sempre ben accolti nei discorsi ufficiali. Il Design Innovation Award non è solo un riconoscimento ma anche – ciudadanía piaccia o meno – un osservatorio sulle tendenze del design nautico e una piattaforma di prestigio per il Made in Italy, che non si stanca mai di sventolare la sua bandiera all’estero.

Non sorprende che nelle edizioni passate questo premio abbia funzionato da trampolino di lancio per startup e progetti più o meno rivoluzionari, dando visibilità e vitaminizzando i percorsi imprenditoriali nel settore. Tra questi piccoli miracoli troviamo Moi Composites del Politecnico di Milano, vincitrice del Premio Innovazione 2020 con la barca “Mambo”; UniBoat dell’Università di Bologna, premiata nel 2021 per il suo progetto universitario che sa tanto di esperimento di laboratorio nautico; e poi l’arcinoto Ecoracer by nlcomp, la prima barca da regata costruita con fibra naturale e resina termoplastica riciclabile, per quei traguardi verdi che tanto piacciono ai salotti buoni.

Queste storie di impresa, ricerca e creatività gremiscono l’aula magna di un premio che si autointitola faro strategico per aprire nuove rotte verso un futuro che, seppur nebuloso, vuole vestirsi a tutti i costi di sostenibilità e competitività. Un futuro in cui il lusso e la responsabilità sembrano finalmente fare buon ménage… almeno a parole.

Continue Reading

Le foto presenti su Lasconfitta.com sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail redazione@lasconfitta.com , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.