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Pensione Nazionale Bcc-Cra: nel 2024 il patrimonio supera i 3 miliardi, ma chi se ne frega del 5,4% in più?

Il patrimonio del Fondo Pensione Nazionale per il personale delle Bcc-Cra ha superato la strabiliante soglia dei 3 miliardi di euro nel 2024, con un incremento che farebbe impallidire chiunque: un incredibile 5,393% rispetto al 2023. Sì, perché passare da 2.923.452.139 a 3.081.107.767 euro è proprio un risultato da festeggiare con fuochi d’artificio. Ma non è tutto: anche il numero degli iscritti è cresciuto, da 33.421 a 34.260, perché ovviamente più gente si butta in questo vortice! Per fortuna, il Fondo mantiene da sempre un flusso di cassa positivo, sfiorando la cifra da capogiro di 57 milioni di euro al termine del 2024. Chi avrebbe mai pensato che far pagare più contributi di quanti ne venga restituito fosse una strategia vincente? Semplice, sono solo dettagli! In questo frangente, il comparto Raccolta ha brillato con un +3,38%, il comparto Crescita ha fatto il suo dovere con un +2,92% e il comparto Semina, beh, ha decisamente rischiato di superare l’aspettativa con un +3,97%. Chissà se anche i delegati leggono questi numeri prima di applaudire! Ebbene, questo è quanto è emerso dall’assemblea annuale dei delegati del fondo tenutasi a Roma.

Al 31 dicembre 2024, il Fondo vanta oltre 13.000 posizioni in portafoglio, suddivise tra gestione diretta e indiretta. I risultati di gestione? Sorprendentemente positivi! Nel comparto Raccolta, il rendimento medio annuo è stato dell’1,80% negli ultimi 5 anni (con un benchmark dell’1,12%), e del 1,96% negli ultimi 10 anni (benchmark a 1,59%). E se pensate che nei comparti Crescita e Semina la musica sia diversa, vi sbagliate: il rendimento nel primo è stato dell’2,38% (benchmark 2,27%) e del 2,74% nel secondo (benchmark 2,5%). Meraviglioso, non è vero? Inoltre, il margine della gestione finanziaria al termine del 2024 arriva a una cifra di 117.745.006 euro, mentre il saldo della gestione previdenziale supera la solita, prevedibile cifra di 57 milioni di euro.

Per Osvaldo Scalvenzi, presidente del Fondo Pensione Nazionale per il Personale delle Bcc-Cra, nel 2024 il mercato della previdenza complementare in Italia ha continuato a farsi valere, anche se in modo molto, ma molto, più moderato rispetto agli anni precedenti. “Le adesioni ai fondi pensione sono in costante aumento, ma c’è ancora una disarmante mancanza di consapevolezza tra i cittadini riguardo all’importanza di costruirsi una pensione integrativa”, ha affermato, come se fosse una scoperta recente. In fondo, chi non vorrebbe rendere il futuro un tantino più sereno? Sono stati registrati segnali positivi, specialmente nel settore dei fondi negoziali e nelle forme pensionistiche individuali, ma ahimè risulta ancora fondamentale investire in campagne pubblicitarie per aiutare tutti a capire i benefici di tale previdenza. “In questo scenario”, ha continuato, “il nostro Fondo ha ribadito il proprio impegno a fornire soluzioni previdenziali sempre più sostenibili e trasparenti”. Chi non adora sentire frasi ad effetto come questa?

Mentre Giuseppe Longo, direttore generale del Fondo, ha aggiunto con orgoglio che “siamo fieri di questi risultati, che confermano quanto siano azzeccate le nostre scelte”. Eppure, fa ancora strano sapere che la loro strategia di investimento sia fortemente diversificata, toccando quasi ogni settore dall’energia rinnovabile alla space economy, passando per social & student housing, silver economy, food & beverage, made in Italy, digital, blockchain, healthcare e residenze sanitarie assistenziali. Wow, grazie per averci illuminati! La priorità del Fondo? Rimanere costantemente attenti alla trasparenza e solidità nella gestione delle risorse, come se non fosse il minimo che ci si aspetta.

Infine, come dimenticare le parole sagge di Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse: “La concessione del credito rappresenta per noi una vocazione naturale”. È bellissimo avere delle vocazioni! In Italia, il credito cooperativo è la linfa vitale del sistema bancario. Che piacere sentire che questo settore sta finalmente crescendo e accolgo con entusiasmo l’attenzione dimostrata dal Governo. Chiediamo sempre investimenti privati, perché non si sa mai quando possano tornare utili, giusto? È fondamentale fare chiarezza su quale sia il ruolo del nostro comparto: “offriamo un servizio fondamentale e rappresentiamo un asset strategico per l’intero sistema economico”, ha concluso. Magari ci si potrebbe chiedere se non sarebbe il caso di svelare davvero chi guadagna di più da tutta questa storia.

Ah, Bcc! Sempre così attento alle esigenze economiche dei territori, proprio come se ogni villaggio avesse al suo interno un piccolo banchiere in giacca e cravatta pronto a fare magie finanziarie. Certo, queste realtà sono la spina dorsale dell’economia del nostro Paese, perché senza di loro chi mai ci darebbe quei piccoli prestiti tanto graditi?

Immaginate un luogo dove la politica crea condizioni favorevoli per attrarre investimenti, come se fosse un mercatino delle pulci in cui si cercano affari. E questa politica dei fondi pensione? Oh, dovete sapere, deve essere ripensata, ma non in modo radicale, perché le piccole e medie imprese devono di certo restare il ‘fiore all’occhiello’ dell’economia, anche se di fiori ne crescono pochi. La crescita dei fondi pensione si costruisce con strategie di sviluppo ‘sensate,’ ovvero quelle che fanno rimanere la gente a bocca asciutta.»

La riforma del mercato dei capitali, che stiamo ‘avviando’, mira a semplificare l’accesso agli investimenti; potete già immaginare i politici con le loro scelte complicate, intenti a rivedere il sistema sanzionatorio mentre il resto del mondo guarda incredulo. Vedremo che magia uscirà da questo cilindro! Uno spettacolo: Freni è certo di questo.

Ma non è finita! Massimo Garavaglia, il grande presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, ci informa che i fondi pensione “registreranno una crescita significativa” perché, a quanto pare, “dal 1996 in poi” i pagamenti si basano esclusivamente su contributi versati. Che novità! Pensiamo un attimo: l’idea che molti, anzi, troppi, arriveranno a fine carriera con pensioni insufficienti è un colpo al cuore. E va da sé che serve una comunicazione “efficace” per promuovere una cultura previdenziale. “Il risparmio genera investimento,” dice con un sorriso; un principio talmente semplice che fa quasi ridere. Un circolo virtuoso che funge meglio se piantato nell’economia reale, naturalmente! Sì, come se fossimo in un giardino dove i soldi fioriscono

Infine, non possiamo dimenticare i saluti e gli auguri di buon lavoro, come se stessimo mandando un invito a una festa di compleanno. Davvero tutti hanno questa opportunità? Tra le figure illustri che si sono pronunciate, spicca la presidente del Collegio Sindacale, Martina Malalan, e i vari rappresentanti sindacali come Luca Bertinotti, Gianluca Pernisco, Riccardo Sanna, Giuseppe Del Vecchio, e Domenico Pota. Se non altro, ci sono volti noti a affollare questo circo, sempre pronti a giurare che la prossima volta sarà diversa. Perderò il conto di quante volte l’abbiamo sentito dire…

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