Petrella: il nuovo “salvatore” di Banca Sella Holding, chi l’avrebbe mai detto?

Per chi non lo sapesse, la storia della famiglia Sella è una di quelle che ti fanno venire voglia di piangere… di gioia, naturalmente. Con radici che affondano nel ‘500 e un’attività bancaria che risale all’800, sarebbe quasi imbarazzante aspettarsi qualcosa di meno dal loro famoso presidente, Maurizio Sella. Fa proprio sorridere come, dopo quasi un quarto di secolo alla guida, questo signore del ’42 deciderebbe di passare il testimone, ma solo in parte, ovviamente.

Con un occhio sempre puntato al futuro — come una sorta di profeta in giacca e cravatta — Sella ha scelto di affidare le redini a Giovanni Petrella, un luminare del settore e preside della facoltà di Scienze bancarie della Cattolica di Milano. Ma, cosa ‘strana’, il nostro amato presidente non ha intenzione di allontanarsi troppo dalla scena. Anzi, è stato promosso vicepresidente della capogruppo. Coincidenza? Diciamo che il suo tempismo è… impeccabile.

Per lui, chiaramente, era “il momento giusto” per il rinnovamento. Non che avesse mai pensato di farsi da parte completamente, eh. Ma l’importante è fare finta di mostrare la generosità di un leader illuminato, mentre in realtà si mantiene tutto sotto controllo: “Ogni azienda si adatta nel tempo ai cambiamenti”, afferma, soppesando bene le parole come farebbe un sommelier di vino pregiato. Certo, chi non vorrebbe un presidente che punta a “crescita e governance presente e futura”? Il suo contributo è prezioso, ma che diamine! Non può mica perderlo, giusto?