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Piazza Affari si scorda di Webuild e la lascia affondare senza nemmeno un gesto di pietà

Ecco che la gloriosa Webuild, specialista indiscussa nella costruzione di giganti architettonici complessi, decide di fare un passo indietro. Con un modesto calo dell’1,87%, il titolo sembra aver perso slancio, regalando un piccolo spettacolo ai mercati.

L’analisi settimanale, tanto rincorsa quanto temuta, mostra che il colosso italiano si comporta peggio del suo amichevole vicino, l’indice FTSE Italia Mid Cap. Insomma, la forza relativa di Webuild sta passando da “resistente” a “arrendevole”. Un vero capolavoro di stabilità.

Dal punto di vista tecnico, lo scenario di medio periodo sembra ripetere il copione: la curva è in calo costante. Tuttavia, c’è un filo di speranza: a breve termine la fase ribassista sembra affievolirsi leggermente, lasciando aperta la porta a un timido rimbalzo verso la prima zona di resistenza, proprio quell’area tanto sognata a 3,727 euro. Non dimentichiamoci del supporto a 3,623 euro, pronto a reggere o cedere al minimo segnale di sofferenza.

Se, per qualche miracolo del mercato, dovessero arrivare impulsi positivi, potrebbe persino mettere in cantiere un nuovo massimo intorno a 3,831 euro. Chissà se davvero vedremo la luce in fondo, o si tratterà solo di un effetto ottico.

Naturalmente, tutte queste indicazioni sono da prendere come semplici strumenti di informazione; nulla di più che pedisseque moniti finanziari che non vogliono assolutamente costituire consigli di investimento, speranze di guadagno o inviti irresistibili a spendere i vostri sudati risparmi.

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