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Profitti trimestrali in crescita del 12%: il trionfo dell’ottimismo nel 2011 è finalmente tornato!
Commerzbank ha deciso di iniziare il 2025 in grande stile, battendo ogni previsione come se fosse un campione di boxe in un incontro con un novellino. Nei primi tre mesi, l’utile è cresciuto del 12%, raggiungendo l’incredibile cifra di 834 milioni di euro. Davvero, chi l’avrebbe mai detto? Stiamo parlando del miglior inizio anno dal 2011, il che è un’impresa se consideriamo il patrimonio di successi che ha accumulato nel corso degli anni.
L’istituto di Francoforte sul Meno, di cui Unicredit possiede il 28%, ha confermato le sue grandi aspettative per il futuro. Il risultato operativo ha toccato un nuovo record, con un aumento del 13% che porta la cifra a 1,2 miliardi di euro. Perfetto, perché il mondo ha sempre bisogno di più numeri stratosferici in un contesto economico così idilliaco.
I ricavi sono aumentati del 12%, arrivando a 3,1 miliardi di euro. Magari ci diranno che questo è un segno di crescita effettiva, mentre ci chiediamo se tutti quei soldi siano stati effettivamente spesi in qualcosa di utile. Ma il rapporto costi/ricavi è sceso al 56%, di gran lunga al di sotto dell’obiettivo del 57% per l’intero anno—perché non smentire le aspettative se non per farlo in grande?
Il ritmo di crescita delle commissioni nette continua a mantenere alti livelli, sostenuto da una forte attività nel settore dei titoli. I ricavi da commissioni nette sono aumentati di oltre il 6%, raggiungendo la rispettabilissima cifra di 1.012 milioni di euro. Perché ovviamente, in un periodo di crisi economica, chi ha bisogno di sostegno finanziario quando si possono incassare commissioni a palate?
Nonostante il contesto economico pessimo, il risultato di rischio si è mantenuto a un livello “moderato” di meno 123 milioni di euro. Non male se consideriamo che la moderazione è la virtù dei forti, giusto? E il rendimento del capitale netto tangibile è balzato a due cifre, raggiungendo l’11,1% nel primo trimestre. La prossima volta che ci lamenteremo delle difficoltà della vita, ricordiamoci di Commerzbank e delle sue fantasmagoriche cifre.