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Quando anche Tesla decide di inseguire il Titanic sul palco di Wall Street

L’annuncio di Elon Musk sul lancio di un terzo partito politico americano manda in tilt il titolo Tesla in borsa: la capitalizzazione scende sotto i 1.000 miliardi di dollari mentre gli investitori si grattano la testa.
L’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense ha fatto un annuncio politico che ha fatto sprofondare immediatamente il valore delle azioni Tesla. All’apertura di Wall Street, il titolo ha perso quasi l’8%, scendendo a 290,89 dollari e facendo svanire la soglia simbolica dei mille miliardi di capitalizzazione. Come se non bastasse, gli investitori hanno manifestato un certo fastidio, visto che non è proprio quello che si aspettano dal “capitano” Musk.
Daniel Ives, analista di Wedbush, spiega con non poca ironia che “l’impegnarsi in politica non è proprio la direzione gradita da chi ha quei soldi in portafoglio”. Insomma, mentre Musk si butta nelle schermaglie elettorali, gli azionisti tremano per il futuro dell’azienda.
Per rincarare la dose, Musk ha espresso tutto il suo disappunto verso la legge di bilancio del presidente Donald Trump, considerandola un macigno per i conti pubblici. Non nuovo a promesse politiche stravaganti, qualche giorno fa aveva minacciato di fondare un proprio partito se la legge fosse stata approvata. E appena questa “grande e splendida legge” è diventata realtà, Musk ha indetto un sondaggio online sulla nascita di un “Partito dell’America” – tanto per dare un tocco patriottico al tutto.
Il risultato? Il 65% di circa 1,2 milioni di votanti ha detto sì. Questo, però, non ha fatto piacere né ai mercati né a chi aveva scommesso sulla stabilità di Musk e del suo impero automobilistico.
Per la cronaca, Musk era stato un alleato stretto di Trump fino a poco tempo fa, finanziandogli in modo consistente la campagna elettorale del 2024. Aveva persino il compito di ridurre la spesa pubblica con il Dipartimento Doge, un ente creato ad hoc per questa missione. Misteriosamente, dopo la sua uscita da quell’incarico, gli azionisti di Tesla avevano tirato un sospiro di sollievo… salvo vedere questo balzo politico che ha fatto naufragare ogni speranza.
Come ironizza ancora Ives, quel leggero ottimismo è stato talmente fugace da sembrare un’illusione. Anzi, con questa nuova trovata di Musk, la situazione è solo peggiorata. Per chiudere il cerchio, lo stesso Trump non ha perso occasione per sbeffeggiare il progetto di Musk, bollandolo come “ridicolo”. D’altra parte, quando il titolo Tesla ha perso il 40% dal picco di dicembre, non c’è da sorprendersi se pure il magnate delle auto elettriche finisce nel mirino del sarcasmo pubblico.