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Quando la Lega navale e Pianeta Mare provano a farci amare il mare a suon di cinepanettoni marini

L’inarrestabile connubio tra la più autorevole associazione pubblica italiana dedicata al mare e un festival internazionale che celebra l’ambiente marino promette di trasformare giovani studenti in cineasti del mare, armati di smartphone e un entusiasmo da fare invidia a qualsiasi influenzatore digitale. Grazie alla collaborazione tra Lega Navale Italiana e il Pianeta Mare Film Festival, le prossime tappe di Napoli e Lecce del Giro d’Italia dei Film Lab accoglieranno under 30 pronti a raccontare il mare come non l’avete mai visto — o forse sì, ma con più impegno e migliore qualità video, senza GPS e filtri Instagram.

Durante le prossime settimane, ben 255 sezioni e delegazioni dell’Lega Navale Italiana, insieme ai suoi quattro centri nautici nazionali, metteranno in circolo cortometraggi selezionati dagli studenti partecipanti, creando una rete imponente per promuovere — armati di smartphone e di un’ossessione per il mare — la conoscenza e la tutela dell’ambiente marino attraverso l’arte del videomaking. Se questa non è rivoluzione digitale allo stato puro, poco ci manca.

Non manca ovviamente la solita sfilata di ufficiali e registi a spiegare quanto sia bello ed essenziale amare il mare e fare cultura con un tocco di tecnologia. L’8 ottobre, nell’aula magna dell’Università di Napoli Parthenope, l’ammiraglio Donato Marzano, presidente della Lega Navale Italiana, sarà ospite d’onore per testimoniare la campagna sociale “Mare di Legalità”.

Una campagna che, manco a farlo apposta, sfrutta per scopi sociali barche a vela confiscate alla criminalità organizzata, intitolate a vittime di mafia e terrorismo. L’ideale connubio tra mare, legalità e didattica, condito da un video commemorativo, ovviamente proiettato in anteprima assoluta, per ricordarci che anche il mare può essere un palcoscenico di valori civili, meglio se vissuto a bordo di una barca confiscata al malaffare.

Il protagonista indiscusso di questa sceneggiata culturale sarà affiancato da nomi illustri come Max Mizzau Perczel, direttore del Pianeta Mare Film Festival, il regista Valerio Ferrara e Stefano Lanfranco, presidente dell’Associazione Scugnizzi a Vela e della Delegazione Lega Navale Italiana di San Giovanni a Teduccio, Napoli. Un dream team del mare, pronto a incantare studenti e ricercatrici presenti con domande tanto impegnate quanto probabilmente prevedibili.

Come da copione, si assisterà a visioni di film e cortometraggi provenienti da ben 32 nazioni, tra cui anteprime di opere premiate nei più prestigiosi festival mondiali, perché solo il meglio per i giovani che ancora non hanno scoperto che la Terra è tonda e il mare salato.

Max Mizzau Perczel non perde occasione per sottolineare:

“Per noi è un’opportunità d’oro collaborare con le sezioni e delegazioni della Lega Navale Italiana, permettendo a centinaia di giovani di vivere la vita in mare attraverso sport come vela, canoa, canottaggio e windsurf, e allo stesso tempo promuovere la salvaguardia delle coste grazie ai centri nautici sul territorio. Così potremo raccontare a più giovani di differenti città bellissime storie di mare usando il telefono e l’arte del videomaking, supportati dai nostri laboratori ospitati presso le più importanti università italiane.”

Naturalmente, come in tutte le storie epiche, arriva il solenne intervento dell’ammiraglio Donato Marzano che riassume così la missione dell’istituzione che presiede:

“Promuovere la cultura del mare, soprattutto attraverso forme d’arte moderne come il videomaking con lo smartphone, e formare i giovani sono pilastri fondamentali della Lega Navale Italiana. Dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni—che sono sia il presente che il futuro della società—l’amore per il mare, i valori della legalità e della sostenibilità ambientale. Lo smartphone può essere uno strumento potente, se usato bene, per comunicare questa straordinaria risorsa naturale, sociale, culturale ed economica che è il mare. Per questo, siamo orgogliosi di affiancare il Pianeta Mare Film Festival in questa condivisa missione.”

In definitiva, per chi pensava che il mare fosse soltanto acqua e qualche barca, ora si potrà scoprire una vera e propria epopea fatta di leggi, tecnologia e giovani cineasti armati di smartphone. E magari, oltre a qualche splendido tramonto, imparare anche qualcosa di utile.

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