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Quando New Princes mette le mani su Carrefour Italia: la svolta che nessuno aveva chiesto

Il colosso francese Carrefour lascia l’Italia, e chi comprerà il suo impero nostrano è niente meno che la New Princes Group, la ex Newlat controllata dalla famiglia Mastrolia.
Un vero colpo di scena: l’uscita di scena di Carrefour dal mercato italiano si concretizza con la cessione dell’intero gruppo italiano, un pacchetto che comprende non solo Carrefour Italia al 100%, ma anche le società controllate Carrefour Property, Gs Spa e Carrefour Finance, la compagnia attiva nel factoring. Insomma, la New Princes Group si porta a casa un impero da 1027 punti vendita, di cui 642 diretti e 385 franchising.
Il bottino territoriale parla da sé: la Lombardia comanda con ben 314 negozi, seguita a ruota dal Piemonte con 202, mentre il Lazio, la Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Valle d’Aosta e Sardegna si dividono il resto con cifre più modeste ma tutt’altro che trascurabili. Insomma, non stiamo parlando di una piccola operazione di nicchia.
La potenza lavorativa dietro questo colosso? Circa 10.000 dipendenti diretti più altri 8.000 indiretti, per un totale di 18.000 persone appese alle sorti di questa transazione che vale una cifra da capogiro: si parla di circa un miliardo di euro di enterprise value, suddivisi in 400 milioni per il valore degli immobili e 600 milioni per il business operativo. Il mercato italiano di Carrefour porta a casa un fatturato di quasi 3,7 miliardi di euro e un Ebitda – comprensivo delle attività immobiliari – da appena 115 milioni. Un risultato così straordinario che Carrefour ha deciso di mollare la presa dopo anni di perdite.
La nota storica? L’azienda francese non ce la fa più a rimanere in un mercato che fatica a decollare, registrando una corsa ai consumi in calo e accumulando perdite gigantesche. L’ultimo rosso segnalato è stato di 150 milioni di euro, motivo per cui il dado è tratto: l’Italia si lascia alle spalle il gigante transalpino della grande distribuzione.
Ora la palla passa alla New Princes Group, già ex Newlat Food, che dopo aver acquisito la britannica Princes Limited a primavera 2024, aggiunge ora una terza gamba al suo impero: dopo il food e il settore lattiero-caseario, ecco la grande distribuzione. La strategia è più chiara di un manuale di economia 101: creare una filiera completamente integrata dall’alimentare alla distribuzione.
Per i prossimi tre anni, ovviamente, il marchio Carrefour rimarrà in bella vista. Successivamente, quel nome francese lascerà il posto a Gs, un brand che, guarda caso, ha dominato la grande distribuzione italiana fino al 2010, prima di essere soppiantato proprio da Carrefour. Simpatico come il cerchio si chiuda da solo, no?
Da un lato, la partenza sotto traccia di un gigante storico in Italia. Dall’altro, l’arrivo di una realtà italiana che sogna di reinventarsi contro ogni pronostico, certamente consapevole che il gioco si fa duro ma, per fortuna, i duri ci provano.
Ovviamente, la faccenda non sarebbe completa senza l’aiuto di quei soliti preziosi consulenti: Rothschild per Carrefour e Bnp Paribas per New Princes hanno suonato la fanfara finanziaria, mentre l’aspetto legale è stato guidato dagli studi BonelliErede e Legance. Nulla è lasciato al caso quando si parla di un miliardo di euro, nemmeno l’ironia involontaria di un cambio di bandiera in salsa italiana.