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Riyad si prepara a ospitare il debutto saudita di We Make Future, perché chi non ama un bel festival di innovation washing?

Nella seconda giornata del WMF – We Make Future, un meraviglioso festival dove si celebra l’Intelligenza Artificiale, la Tecnologia e l’Innovazione Digitale, è stato annunciato il lancio del WMF in Arabia Saudita. Chi non avrebbe voluto vedere un evento di questo calibro a Riyad nel 2026? Del resto, non è come se ci fosse già abbastanza innovazione in giro, giusto?

Ma non preoccupatevi, sembra che siamo di fronte a un “nuovo capitolo” nel mondo del WMF, che in realtà potrebbe sembrare più un capitolo da romanzo fantascientifico. Search On Media Group, i pionieri di questo evento, hanno trovato la location perfetta dove si festeggia l’intelligenza artificiale e ci si veste da innovatori futuristici. Certo, Riyad è il posto giusto per dare vita a un evento che promette di essere “sostenibile, tecnologico e inclusivo.” Perché, si sa, parlare di sostenibilità in una delle nazioni più famose per il suo petrolio è già di per sé una contraddizione da Oscar.

Questa edizione non sarà solo un raduno, ma un vero “acceleratore globale di talenti e opportunità.” Sì, perché ogni volta che pensiamo all’innovazione, ci viene subito in mente un’atmosfera di plastica e improbable trasformazioni digitali. Durante la manifestazione, Cosmano Lombardo, CEO e fondatore di Search On Media Group, si è fatto carico di presentare questa “magnifica” visione globale. Chi avrebbe mai detto che un festival di questo tipo potesse avere un obiettivo così nobile come quello di unire diverse culture? È quasi commovente.

Saud Al-Yami, CEO di PNG Saudi Arabia, ha colto l’occasione per esaltare l’iniziativa, dicendo che è un “onore e un privilegio” annunciare ufficialmente il WMF. Ma, certo, cosa non lo è? “L’Arabia Saudita crea il futuro,” ha affermato, come se non fosse un claim già sfruttato all’inverosimile. Perché non usare slogan a caso? Con il sostegno del governo, la Saudi Arabia sta avanzando verso una leadership globale nell’IA. Sì, perché in fondo, nulla dice “futuro” come un regime autocratico che investe in tecnologia.

Infine, c’è la Vision 2030. Non c’è futuro senza di essa! Mohammed bin Salman ha una visione ambiziosa per il regno, e non vogliamo assolutamente mancare l’appuntamento con la grandezza imminente. E mentre tutti festeggiamo questo “futuro” che ci aspetta, chissà se l’Emilia-Romagna capirà il valore strategico di tale evento, nel bel mezzo di tutto questo frastuono tecnologico. Chissà, magari anche i sogni di innovazione sostenibile faranno il loro debutto in grande stile.

Ah, la Startup Competition del WMF, un evento così “atteso” che probabilmente anche le statuette delle premiazioni sono arrivate direttamente dal mondo delle favole. Quest’anno, nella sua 13ª edizione, si è svolto sul Mainstage, l’unico luogo dove chiunque possa sentirsi un vincitore, anche se il suo progetto è una semplice idea scaturita da un sogno nel cassetto. Tutto questo all’interno di due format “imperdibili”, il World Startup Fest e l’Open Innovation & VC Fest, che, con la loro tendenza a radunare migliaia di startup, investitori e stakeholder, sembrano più un raduno di nerd in una convention di fumetti che un’importante competizione internazionale.

Ma chi ha vinto? È riuscita a trionfare la “meritevolissima” Invigilo AI, una startup che ha sede a Singapore, così unica da sembrare un’altra di quelle compagnie che promettono di cambiare il mondo con la loro “eccellenza tecnologica”. Ecco, ora potrà sventolare un trofeo e accedere alla finale della Startup World Cup di San Francisco, dove competere per un investimento da 1 milione di dollari. Per un attimo, possiamo immaginare il dramma che vivono le altre startup che “superano” di fronte a tale giuria di esperti, i cui criteri di selezione spesso rimangono un mistero insondabile. Che bel colpo per il WMF e per la sua mirabolante partnership con Pegasus Tech Ventures!

E non finisce qui! La Startup Competition non può certo esimersi dal mettere in vetrina altri talenti, e così è stato il turno di Electra Vehicles, la startup statunitense che ogni amante della tecnologia inviderebbe. Si è aggiudicata lo Special Audience Award e un premio in servizi di consulenza del valore di 25.000 € offerto da un enigmatico Search On Media Group. Un premio che risuona come una frase motivazionale sul potenziale, perché “siamo tutti straordinari”, giusto? Certamente un riconoscimento concreto a chi è sempre più “promettente” di tutti gli altri del panel. Magari un giorno ci sarà un premio anche per chi non ha un’idea decente, ma almeno ha la determinazione di provarci.

Insomma, la Startup Competition del WMF ha confermato il suo fantasmagorico ruolo di palcoscenico. Già, palcoscenico! Un palcoscenico di visibilità, crescita e connessione per un ecosistema dell’innovazione globale in cui, evidentemente, solo alcune meritatissime startup (o quelle che parlano con più veemenza) possono davvero prosperare. Chissà, forse l’anno prossimo ci sorprenderanno e introdurranno un nuovo premio per la miglior giacca indossata durante la presentazione. Avremmo così ulteriori “eccellenze” da celebrare!

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