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Ryanair si vanta di un balzo del 128% negli utili: ecco come ti spennano con stile

Ryanair si vanta di un balzo del 128% negli utili: ecco come ti spennano con stile
Ryanair raddoppia i profitti ma avverte: biglietti più economici in arrivo

Ryanair ha stupito tutti con un primo trimestre chiuso in bellezza: utili netti più che doppi rispetto all’anno scorso, pari a 820 milioni di euro contro i modesti 360 milioni di giugno 2023. Un incremento del 128% che ha fatto strabuzzare gli occhi agli analisti, evidentemente abituati a aspettarsi molto meno.

Il traffico passeggeri non si è fatto pregare e ha toccato i 58 milioni, crescendo del 4%. Ma non è tutto rosa e fiori: le tariffe sono schizzate del 21%, un aumento così carico da compensare solo parzialmente il calo del 7% registrato nell’anno precedente. Tuttavia, attenzione amici viaggiatori: per il prossimo trimestre Ryanair ha già preannunciato che i prezzi dei biglietti scenderanno, forse per fare un favore ai clienti stanchi di salassi.

Chi pensava che la (storica) lentezza di Boeing nella consegna degli aerei fosse un ostacolo insuperabile per Ryanair, si dovrà ricredere. L’ultimo anno ha visto aggiungersi nella flotta ben 25 nuovi B737-8200, parte di un arsenale che oggi conta 618 aerei. Grazie a questa manna dal cielo, la compagnia irlandese prevede di incrementare il traffico del 3% entro fine anno, arrivando a servire 206 milioni di passeggeri. Del resto, non si lascia niente al caso.

Ancora meglio: Ryanair ripone grandi speranze nei suoi ordini per 210 aerei, di cui 29 modelli “Gamechanger” – termine ormai abusato nel settore, ma sempre di effetto – che dovrebbero essere consegnati entro il 2026. Cinque di questi preziosi aerei sono già arrivati nel primo trimestre. Ed è notizia fresca che Boeing conta sulla certificazione del MAX-10 entro la fine del 2025, con i primi esemplari che entreranno in flotta probabilmente nella primavera del 2027. Insomma, sembra davvero che i pezzi del puzzle stiano lentamente andando al loro posto.

Il direttore finanziario Neil Sorahan ha sintetizzato tutto con un pizzico di ottimismo: “Le cose sembrano muoversi nella giusta direzione” in casa Boeing, a dimostrazione che se vuoi crescere devi giocare con un fornitore che a volte pare più una zavorra che una risorsa.

Sul fronte delle entrate, Ryanair ha macinato numeri da capogiro: fatturato in crescita del 20% raggiungendo i 4,34 miliardi di euro nel trimestre. Le cosiddette “ancillary revenue” – ovvero bagagli, scelta del posto e amenità varie – si sono attestate a 1,39 miliardi, crescendo “solo” del 3%. Perfetto riassunto del modello low cost che ti fa pagare tutto ciò che non è il volo in sé.

Quanto a domanda, Ryanair si vanta di un’estate da copione: i passeggeri corrono a prenotare su tutto il network, agevolati oltretutto dall’incapacità di altri vettori di tenere il passo. Come ciliegina sulla torta, sono state aggiunte 160 nuove rotte per un totale di 2600 destinazioni, concentrandosi con charme su Paesi “amici” della fiscalità come l’Italia, la Svezia e l’Ungheria, dove la tassazione più bassa fa sicuramente la differenza… soprattutto nelle tasche della compagnia.

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