Collegati con noi:

Notizie

Salvare il ceto medio: il nuovo mantra per la fortuna nazionale?

Salvare il ceto medio: il nuovo mantra per la fortuna nazionale?

La ricerca indica che oltre due terzi degli italiani si sentono parte del ceto medio. Ma che saggio, vero? Questo ceto medio, che tutti lodano come il cuore pulsante della nostra società, è da tempo costretto in una sorta di limbo, obbligato a trovare compromessi impossibili di fronte a un fisco che sembra uscito da un film horror, con un senso di sicurezza che svanisce come la neve al sole e un’attenzione che potrebbe essere serenamente definita “superficiale” per il valore delle competenze in una società così “complessa” che a volte sembra un labirinto senza uscita.

Ovviamente, Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, ha colto l’occasione per dire che “tutelare e rilanciare il ceto medio è oggi una scelta essenziale per la crescita del Paese.” E incredibile come tutti questi sahariani del ceto medio debbano essere protetti con la stessa cautela con cui si maneggiano le uova in un negozio di ceramiche, mentre chi realmente produce e crea valore viene spesso ignorato. La verità è che il fisco si è così ben adattato a schiacciare il ceto medio che ci si chiede se non stia semplicemente cercando di sbarazzarsene.

Il convegno di oggi alla Camera dei Deputati è sembrato il palcoscenico perfetto per snocciolare questa concezione nostalgica del ceto medio. Tutto mentre i veri colossi dell’economia si dilettano secondo regole di mercato che il ceto medio può solo sognare. Certo, perché analizzare le competenze e il merito è certamente più facile che ripensare un fisco e un welfare che più che tutele sembrano streghe che incutono paura a chiunque osi fare un passo falso.

Continue Reading

Le foto presenti su Lasconfitta.com sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail redazione@lasconfitta.com , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.