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Shell contempla una folgorante operazione di acquisto della buffa rivale BP

Dopo la caduta delle quotazioni, chi non ama un po’ di drammaticità nel mondo dei combustibili fossili? La delusione dei conti di BP è servita su un piatto d’argento agli investitori, accompagnata da un attacco stile “un amico in difficoltà” da parte del fondo Elliott. La compagnia petrolifera britannica Shell, con il suo occhio clinico per le prede più vulnerabili, sta considerando un’acquisizione della rivale BP. Immaginate la scena: una compagnia che scruta la carcassa di un concorrente ferito. Ebbene, nei giorni scorsi si è iniziato a discutere seriamente questa possibilità, come riportato da Bloomberg, che non perde mai l’occasione di insinuare un po’ di pepe nelle notizie economiche.
Dopo un calo del 10% nei primi mesi del 2025 e un apice del 27% negli ultimi dodici mesi (bravi ragazzi, continuate così), il valore di BP è sceso a una miseria di 56 miliardi di sterline. Sì, solo dieci volte l’utile netto atteso, perché chi non ama pagare un prezzo esorbitante per un trofeo un po’ rovinato?
Il momento delle trattative non è ancora arrivato, però! Shell è in una fase iniziale di riflessione, come dire “ci sto pensando”, e qualsiasi decisione dipenderà dal continuo affondare delle azioni di BP. Potrebbero anche decidere di aspettare che BP faccia il primo passo, o che un altro affamatissimo concorrente decida di saltare nella mischia. In fondo, il vero divertimento è vedere chi si avventa per primo sulla preda, no?
Un portavoce di Shell ha fatto sapere che la società è concentrata sull’eccellenza delle performance e sulla disciplina. Già, perché catturare valore è sicuramente più affascinante se lo si fa con una certa classe. E, ovviamente, BP ha rifiutato di commentare le indiscrezioni, come se avesse altre cose da fare oltre a rispondere a spirali di gossip finanziario. Le Borse oggi assistono a questo balletto economico con un’aria di indifferenza, piuttosto tipica offrendo a tutti un destino di assoluto sconcerto.