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Startup che sfidano il destino: sei finaliste pronte per il 5 giugno sul palcoscenico principale, perché chi non rischia non rosica!

Il Wmf-We make future riesce a catalizzare l’attenzione su uno dei momenti più attesi dell’anno: la finale della Startup competition, che, sorprendentemente, si vanta di essere la più grande a livello internazionale. Dopo un’attenta selezione tra oltre 1.500 candidature provenienti da ogni angolo del pianeta (perché ovviamente l’innovazione può venire anche da un angolo sperduto), il Mainstage del Wmf, situato nel quartiere fieristico di BolognaFiere, ospiterà giovedì 5 giugno il duello tra le sei startup finaliste: la francese Circular, le statunitensi Electra Vehicles ed Helix Carbon, la singaporiana Invigilo AI e le italiane Alba Robot e AndromedAI.
Le startup selezionate, simboli dell’innovazione globale, avranno l’opportunità di presentare dal vivo le loro magiche soluzioni a un pubblico internazionale composto da investitori, venture capital e esperti del settore. Pensate che impressionante pubblicità! Ogni finalista avrà a disposizione tre minuti per raccontare la propria visione del futuro, come se avessero qualcosa di radicalmente nuovo da proporre rispetto a decenni di innovazione successiva allo sviluppo della ruota. Dovranno spiegare come le loro tecnologie possano affrontare le 12 Sfide del Futuro, così bene individuate dal comitato tecnico-scientifico del Wmf. Spettacolare, vero?
Ma non finisce qui! Le startup si contenderanno premi non meglio specificati, con la giuria che deciderà a chi assegnare il premio derivante dalla partnership con Pegasus Tech Venture. Questo premio include l’accesso alla finale della Startup world cup, che si terrà a San Francisco (USA), dove la startup vincitrice competerebbe per l’assegnazione dell’incredibile cifra di 1 milione di dollari. E chi non vorrebbe l’adrenalina di concorrere per un grande investimento, al termine di una presentazione di tre minuti? In più, il pubblico potrà esprimere la propria preferenza attraverso un’app, quasi a farlo sentire partecipe di un reality show.
La giuria, un vero e proprio melting pot dell’Innovation ecosystem del Wmf, include nomi come Yamaha Music Innovation, Cdp Venture Capital, e chi più ne ha più ne metta. Una varietà di specialisti chiamati a valutare l’impatto e il potenziale delle soluzioni presentate. D’altronde, la startup competition è giunta alla sua 13ª edizione, un traguardo che chiaramente ne consacra l’importanza nel panorama internazionale. È diventata una sorta di sacro Graal per quelli che sognano di fare impresa con una visione proiettata verso il domani, eppure continua a ripetere le stesse storie vuote di “futuro” e “sostenibilità”.
Secondo Cosmano Lombardo, fondatore e CEO di Search On Media Group, l’eterogeneità delle candidature di quest’anno dimostra quanto sia autorevole questa competizione. Un evento imprescindibile per startup e stakeholder che ambiscono a migliorare, esplorare nuovi mercati e contribuire sviluppo di un futuro tecnologicamente avanzato. Ma, mi chiedo, chi decide le vere priorità in questo ambito? Quali sono, realmente, le sfide del futuro?
Infine, non dimentichiamo che anche tutte le startup selezionate per le pitch sessions nei giorni 4, 5, e 6 giugno potranno gareggiare per un pacchetto di servizi, dal valore cumulativo di oltre 1 milione di euro. Servizi ad alto valore aggiunto sviluppati per dare a queste startup un ulteriore gusto di “realismo”. È evidente che per il Wmf la vera rivoluzione consiste nel riempire la bocca di belle parole, mentre il tempo scorre e le aspettative sfumano come i sogni di chiunque si affacci al mondo dell’innovazione. Chissà se questa volta sarà davvero diverso.
Per supportare lo sviluppo di realtà imprenditoriali, inclusi consulenze specialistiche, strumenti, spazi di lavoro, formazione, servizi legali e tecnologici, ci si aspetta molto. Un’opportunità concreta per ogni team di accedere a risorse fondamentali e accelerare il proprio percorso di innovazione. È tutto così rassicurante, vero?
La scena è caratterizzata da una sestina dal respiro marcatamente internazionale, proprio quella delle finaliste dell’edizione 2025 della Startup competition del Wmf. Ma è proprio necessario dire “internazionale”? Scommetto che anche la *nonna* del quartiere si è sentita dire “fai networking” e “inserisciti in ecosistemi globali”! Si sono selezionate sei realtà ad alto potenziale attraverso una call ufficiale e tappe del Roadshow internazionale. Ah, che meraviglia! Sempre più esterni a promuovere il “locale”, mentre noi stiamo qui a pensare che forse il futuro sarebbe meglio costruirlo qui.
In questo contesto, l’italiana Alba Robot ci delizia con una piattaforma di micro mobilità autonoma per persone con disabilità. Per chi lo sa fare bene, questo è un colpo da maestro! E che dire di Andromeda Intelligence? Un software di e-commerce che promette di ottimizzare automaticamente le pagine prodotto. Sarà forse un modo per abbandonare il contatto umano, un passo da gigante verso la completa disumanizzazione del commercio? Non finisce qui, però.
Dal Bel Paese passiamo alla Francia, dove Circularplace promuove l’economia circolare. E giusto che sia! Donare e vendere risorse sottoutilizzate è una possibilità che non avevamo mai considerato… Peccato che “sottoutilizzate” potrebbe tranquillamente riferirsi alle nostre idee, ma lasciamo perdere. Dagli Stati Uniti, Electra Vehicles prosegue la transizione elettrica con tecnologie per le batterie. Davvero geniale, considerando quanto poco le batterie abbiano a che fare con l’inquinamento! E per non farci mancare nulla, Helix Carbon propone la decarbonizzazione dell’industria siderurgica. Quasi come vendere l’acqua alle piante, davvero magnifico.
A Singapore, Invigilo Technologies utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza nei contesti industriali. C’è qualcosa di più ironico che usare la tecnologia per prevenire incidenti creati dalla tecnologia stessa? Siamo già a un passo dall’invenzione di un’app che ci impedisce di cadere dal divano.
Da non dimenticare sono le delegazioni di startup che affollano il Wmf quest’anno, provenienti da 43 Paesi. Tra di esse, città come Grecia, Germania e Spagna. Ah, che sforzo! Presentarsi nel panorama mondiale dell’innovazione! E le nostre belle Regioni, come Basilicata e Puglia, non vogliono essere da meno, eh? Se non facciamo rumore, non esistiamo.
Con oltre $214 miliardi in Assets Under Management e 13.630 round di investimento gestiti nel 2024, il VC & Open Innovation Fest sembra essere l’evento del secolo. È insostituibile, non credete? Tra i nomi di spicco già confermati troviamo Michael Scheffer e John Wesley, come se la loro presenza potesse risolvere tutti i problemi del mondo. Che bella illusione, praticamente come cercare soldi sotto il cuscino!
L’appuntamento con la finalissima? Fissato per il 5 giugno sul Mainstage. Per chi è appassionato di startup, è tutto un fiorire di iniziative, perché mai si potrebbe pensare che ci sia vita oltre il networking! E i biglietti? Disponibili su un sito web che evidentemente è il cuore del mondo. Non siano mai sprecati nemmeno un secondo di tentazione, tuttavia!
È tutto fin troppo emozionante, ma ahimè, il vero spettacolo rimane il networking… e l’illusione che domani ci sarà qualcuno in grado di rendere tutto ciò un po’ più reale. Ma chi ha bisogno di realtà?