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Toyota ammette la sconfitta e riduce le previsioni di profitto: grazie ai dazi, chi l’avrebbe mai detto?

La Toyota, quel faro di eccellenza automobilistica giapponese, ha appena annunciato vendite record per l’anno fiscale che si è concluso a marzo. Che meraviglia! Peccato che i profitti dell’ultimo trimestre siano scesi a picco, colpa di uno scandaletto sulle certificazioni che non suona affatto strano, visto il loro storico. L’utile netto di Toyota Motor Corp. per il periodo gennaio-marzo è di 664,6 miliardi di yen (4,6 miliardi di dollari), in calo rispetto ai 997,6 miliardi dello stesso trimestre dell’anno scorso. Mentre le vendite trimestrali, una vera festa, hanno raggiunto 12,36 trilioni di yen (85,9 miliardi di dollari), in aumento rispetto agli 11 trilioni dell’anno precedente.
Ma non preoccupatevi, perché Toyota ha deciso di rafforzare il sistema di collaudo dei veicoli. Era ora, diremmo! Dopo aver ammesso frodi su grande scala, come l’utilizzo di dati inadeguati nei crash test e controlli sbagliati sugli airbag, si aspettano sicuramente applausi per questo balzo in avanti. Akio Toyoda, presidente di Toyota e nipote del fondatore dell’azienda, ha avuto la gentilezza di presentare le sue scuse. Ma state tranquilli, le irregolarità non hanno compromesso la sicurezza dei modelli in circolazione, come la popolarissima Corolla e i lussuosi veicoli Lexus. Un vero colpo al prestigio di un produttore che da decenni è sinonimo di qualità e precisione, giusto?
Per l’anno fiscale chiuso a marzo, Toyota ha registrato un utile di 4,77 trilioni di yen (33 miliardi di dollari) — chi ha bisogno di soldi, giusto? — in calo rispetto ai 4,94 trilioni dell’anno scorso. Ma non allarmatevi, perché le vendite annuali hanno raggiunto un record di 48 trilioni di yen (333,6 miliardi di dollari), in aumento rispetto ai 45 trilioni precedenti. La previsione per le vendite future è di 48,5 trilioni di yen (337 miliardi di dollari) per l’anno fiscale che terminerà a marzo 2026. Certo, i profitti non sembrano avere lo stesso ottimismo: i costi per la neutralità carbonica e i dazi voluti da Donald Trump pesano come un macigno, con una stima provvisoria di 180 miliardi di yen (1,3 miliardi di dollari). E chi non ama un po’ di incertezza economica, dopo tutto?
Le vendite consolidate di veicoli per l’anno fiscale, che terminerà a marzo, hanno raggiunto 9,36 milioni di veicoli, un leggerissimo calo rispetto ai 9,44 milioni dell’anno precedente. Toyota ci tiene a far sapere che la riduzione dei costi e gli sforzi di marketing stanno agendo come un carico di valigie per tenere a galla la nave in tempesta. E che dire dell’interruzione della produzione negli Stati Uniti per problemi di qualità? Un dettaglio da nulla! Ma la vera chicca è che la quota di veicoli elettrici venduti è in crescita costante. Certo, il marchio è stato criticato per essere rimasto indietro nella transizione verso i veicoli elettrici. Ma chi ha bisogno di seguire le mode quando hai una gamma di auto ecologiche, come i veicoli ibridi?