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Tre giganti in gara per il caos totale: Telepass, UnipolMove e MooneyGo si sfidano nel vuoto pneumatico

Una giungla di offerte… per pagare

Siamo nel 2025 e scegliere come pagare un pedaggio è diventata un’impresa più intricata del fare il tragitto stesso. TelepassUnipolMove e MooneyGo propongono tre versioni dello stesso servizio – ovvero premere un bottone e farti addebitare soldi – ma con condizioni, costi e tariffe talmente confuse da sembrare studiate per non farti capire niente. La domanda è: chi ti svuota il portafoglio con più stile?

Telepass, il nonno col cappello… costoso

Il vecchio Telepass (nella foto Luca Luciani), abituato a fare il bello e cattivo tempo da anni, ha deciso che 3,90 € al mese per il suo “Telepass Sempre” sono un prezzo ragionevole, perché puoi parcheggiare sulle strisce blu senza commissioni. Wow. Solo se spendi oltre 24 € al mese in parcheggi, forse ci guadagni. Ma chi è che parcheggia così tanto? Forse chi lavora in centro con cinque macchine.

Ah, e se vuoi la formula Pay per use, preparati a 1 € al giorno, con una “simpatica” attivazione da 20 €. Un vero affare, se vivi… in autostrada.

UnipolMove: low cost con zone d’ombra

Poi arriva UnipolMove, che punta tutto sul prezzo: 1,50 € al meseattivazione gratis. Ma attenzione: in Sicilia e nel tunnel Schio-Valdagno ti attacchi, non funziona. In pratica, se sei al sud o semplicemente nel posto sbagliato, meglio preparare le monetine. Il loro Pay per use è 0,50 € al giorno, attivazione 10 € (scontata a 5… per ora). Puoi associare una sola targa, perché evidentemente il futuro è monotarga.

MooneyGo: la startup col listino Ikea

Infine c’è MooneyGo, che pare abbia preso ispirazione da una brochure della Lottomatica: abbonamento a 1,50 € al mese, attivazione 5 €, oppure 2,20 € al mese solo se lo usi, ma con attivazione a 10 €. Confusi? Loro no. Tu sì. Ma ehi, qui puoi associare due targhe! Che privilegio. Peccato che leggere le loro condizioni sia più complicato che montare una libreria Billy.

L’unica certezza? Paghi, comunque

Tutti ti promettono risparmio, ma se leggi tra le righe scopri che, tra attivazionicommissionitarghe limitate e zone non coperte, la vera innovazione è riuscire a farti spendere per non fermarti. Nessuno ti dice chiaramente cosa succede se perdi il dispositivo, se vuoi disdire, se cambia la targa, o se ti svegli e decidi che preferisci il biglietto cartaceo. Ma tranquillo, l’esperienza utente è “migliorata”.

Soluzioni? Macché. Basta illusioni

La verità è che questo mercato è un castello di specchietti per le allodole. Tre offerte fotocopia, con variazioni minime e marketing da discount. Se davvero volessero aiutare l’utente, farebbero un solo servizio nazionale, interoperabile, economico e trasparente. Ma così chi lucra sulle commissioni nascoste?

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