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Unicredit-Bpm, il governo approva la fusione a patto di qualche “piccola” concessione

Il Consiglio dei ministri, a quanto pare, ha deciso di dare un via libera condizionato all’offerta pubblica di scambio (Ops) di Unicredit su Banco Bpm. Chiaramente, non si può mai essere troppo sicuri, quindi un ‘via libera condizionato’ è sicuramente la scelta più illuminata. La delegazione di governo di Forza Italia, da bravi sostenitori del ‘no comment’ quando si tratta di decisioni importanti, ha espresso “serie riserve” al riguardo. E chi potrebbe biasimarli? Davvero, chi non avrebbe dubbi su un’operazione che sembra perfettamente in linea con l’economia attuale?

Ma non è sorprendente quanto le riserve abbiano poca influenza? È quasi come se il Governo volesse dire: “Ci piace, ma non troppo”. Ah, l’arte della diplomazia! Da un lato, ci sono i paladini dell’industria e delle banche che festeggiano l’accordo, dall’altro c’è Forza Italia che frena, con riserve decisamente più ‘serie’ di una cena di famiglia con l’ex.

Ma avanti con questo ‘ok condizionato’! Non è come se avessimo già un po’ di esperienza in merito, vero? Basta un po’ di incertezza e il gioco è fatto. Che dire? Le stesse riserve che qualcuno potrebbe avere su, che so, un pasto a base di pesce in un ristorante cinese. Ma, si sa, l’economia è al di sopra di queste piccolezze!

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