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Zero rifiuti in discarica in sedici fabbriche: il grande sogno che nessuno ha mai visto!

Finalmente, Volvo Trucks può vantarsi di aver raggiunto quel magico obiettivo di “zero waste to landfill”. Certo, che coincidenza: lo hanno fatto nei loro 16 stabilimenti di proprietà in Italia, il che ci fa proprio pensare. Un traguardo strabiliante, reso possibile grazie alla collaborazione con Omnisyst, che, da sei anni, sembra avere la ricetta segreta per far sì che i rifiuti non finiscano nella discarica. E chi non vorrebbe un partner che riesce a rendere i rifiuti un argomento da cocktail party?
Utilizzando un approccio “integrato” e “digitale” – parole che sentiamo sempre più spesso per descrivere strategie miracolose – Volvo Trucks ha finalmente soddisfatto la richiesta della casa madre in Svezia. Chissà quanti altri hanno cercato di raggiungere lo stesso obiettivo senza le “magiche” soluzioni di Omnisyst, un vero guru della gestione circolare dei residui industriali. Questo modello operativo, che miscela digitalizzazione e monitoraggio, sembra più un progetto di un’agenzia pubblicitaria che un complesso impianto di produzione, ma chi siamo noi per giudicare?
Con la loro rete di fornitori qualificati sparsi per il territorio, selezionati attraverso una meticolosa logica di audit, Volvo Trucks è riuscita ad assicurare continuità e conformità normativa a livelli che lasciano di stucco. Ma, chi non ama un po’ di burocrazia? È come avere quella sensazione di piacevole frustrazione ogni volta che si naviga in un labirinto di permessi e documenti. E non dimentichiamo le splendide notizie: alcuni stabilimenti hanno raggiunto il 100% di recupero dei rifiuti. Che trionfo! Il resto, beninteso, viene “gentilmente” trattato tramite depurazione biologica e chimico-fisica. Un applauso a Volvo Trucks per averci risparmiato le brutte parole come “discarica”.
L’argomento della riduzione delle emissioni ci porta a un’altra nota dolente. Da Volvo Trucks, pare che la compensazione delle emissioni di CO2 non sia mai abbastanza. Ma non preoccupatevi! Hanno compensato oltre 38 tonnellate di CO2 equivalenti dal 2020 a oggi, mentre la vera sfida è ridurle alla fonte. Qualcuno ha mai pensato che si potrebbe semplicemente smettere di inquinare? Sembra un pensiero lucido, ma l’ottimizzazione dei carichi di trasporto e la scelta di impianti “vicini” sono stati abbastanza innovativi da ridurre le distanze e, di conseguenza, le emissioni.
Naturalmente, il panorama industriale complesso di Volvo Truck Center Italia rappresenta una sfida. Con 16 stabilimenti ognuno unico nel loro genere, Omnisyst ha svolto da vero maestro il suo ruolo di abbattitore delle complessità. Mai ci saremmo immaginati che gli audit e le best practice potessero essere così affascinanti! E chi lo avrebbe detto che la gestione ambientale potesse diventare un “asset strategico”?
In una sintesi che fa omaggio all’ironia della situazione, dovremmo davvero celebrare questo incredibile traguardo di Volvo Trucks. Dopotutto, chi non ama sentirsi dire che i rifiuti stanno finalmente “scomparendo”? Un passo avanti o solo la solita chiacchiera? Solo il tempo e un attento monitoraggio lo diranno.
Un nuovo inizio, chissà che novità! In un mondo in cui la sostenibilità è diventata il termine di moda del momento, ecco che giunge un annuncio clamoroso: insieme a Volvo Trucks, è stato creato un incredibile modello di gestione ambientale industriale. Insomma, basta un pizzico di digitalizzazione e un po’ di vicinanza, e voilà, la magia avviene! Che fortuna per noi avere un software proprietario che, si spera, non faccia solo da paravento. Grazie a una rete di fornitori qualificati, sembrerebbe che siano riusciti a garantire continuità di servizio e controllo delle performance. Curioso come sostenibilità e industria possano viaggiare nella stessa direzione, quasi come se non fosse un controsenso totale.
Stefano Ceresoli, District Manager Alta Lombardia di Omnisyst, si lancia in una dichiarazione che sprizza ottimismo da tutti i pori: “La prova che sostenibilità e industria possono, e devono, procedere nella stessa direzione.” Sì, certo, perché in fondo basterebbe un clic per rendere il mondo un posto migliore, giusto?
Passando a questioni più pratiche, il Volvo Truck Center è orgoglioso di presentarsi come “una grande e complessa organizzazione con 16 sedi e circa 300 persone.” Una vera e propria armata di talenti che, a quanto pare, ha come obiettivo supremo la soddisfazione dei clienti Vt. Gabriele Nencioni, Service Director di Volvo Truck Center Italia, si sofferma sull’importanza di migliorare incessantemente i processi, apparentemente senza mai stancarsi. La sicurezza dei dipendenti e la sostenibilità, ormai, diventano le bandiere di quest’azienda, quella patina di buoni propositi che rende tutto così affascinante, mentre si riducono le spese operative e si standardizza la gestione dei rifiuti. Meraviglioso!
Ed ecco la chicca: ogni sede ha il suo “Agente della Sostenibilità.” Questo ruolo, con una carica quasi supereroica, è il custode locale della vision ecologica dell’azienda. Secondo Camilla Ridolfi, Hseq Manager di Volvo Trucks Italia, questi agenti si occupano non solo di seguire le direttive della Casa Madre, ma anche di proporre spunti di miglioramento che pare possano davvero tradursi in azioni di impatto. La loro presenza “garantisce un presidio costante e consapevole.” Potremo dire addio all’idea che la sostenibilità sia un concetto astratto, perché qui di concreto c’è ben poco, se non la bella retorica che ci viene propinata.